martedì 12 novembre 2013

Storia della Me-MMT

Di Stefano Sanna - La prima domanda che vi farete nel corso della lettura di questo articolo è “Ma cosa c’entra la storia economica degli ultimi quarantanni con il fatto che oggi ho meno soldi di cinque anni fa?”. L’intento dell’articolo è quello di illustrare le origini della scuola economica della MeMMT e aiutarvi a capire le cause e i motivi della più grande crisi economica che avete conosciuto.

È importante partire da due episodi avvenuti circa venticinque anni di distanza l’uno da ‘altro, dove il primo episodio rivela la sua portata storica solo quando si rivela il secondo.

gold exchange standard
15 Agosto 1971
Il presidente degli Stati Unita d’America Richard Nixon in un discorso alla Nazione dichiara la fine del gold exchange standard, ovvero la fine dell’obbligo dello Stato di convertire in oro i dollari. Prima di allora gli USA dovevano avere nei forzieri tanto oro quanti erano i dollari che emetteva. Dopo quella data gli Stati Uniti non avevano più vincoli all’emissione della propria moneta. Unico scambio concesso: la facoltà di cambiare un biglietto da 10 dollari con 10 biglietti da 1 dollaro!
La decisione di Nixon impatta su tutte le principali economie mondiali, compresa l’Italia, perché tutte agganciate al dollaro (e quindi limitate dallo stesso nella loro emissione). Caduto il gold exchange standard cade anche per gli altri Stati il limite di emissione della propria moneta. In un giorno di ferragosto nasce la Moneta Moderna, che prende anche il nome di Moneta Fiat, cioè moneta che nasce dal nulla.
E mentre la maggior parte delle persone è convinta che non sia cambiato nulla, ma che tutt’al più si è trattato di un tecnicismo, in realtà nasce la possibilità per uno Stato di raggiungere la piena occupazione.

1993
Warren Mosler
Warren Mosler, non è un economista accademico ma un abilissimo operatore nel mondo della finanza ed esperto in titoli di stato. Ha venticinque anni di esperienza nei sistemi monetari e ha maturato la ferma convinzione che gli Stati usano la loro moneta ma in realtà non conoscono il meccanismo dei sistemi monetari. Ha capito che la decisione degli USA di sospendere il gold exchange apre la strada ad rivoluzione epocale per i sistemi monetari: ora gli Stati e i relativi governi non hanno più limiti finanziari alla spesa pubblica la quale è lo strumento con il quale creare sviluppo e piena occupazione. Nessun governo si rende conto della potenza di questo strumento e nel 1993 decide di scrivere un saggio sui sistemi monetari dal titolo “Soft Currency Economics” (in italiano l’economia della moneta flessibile). E’ il primo saggio che parla della Moneta Moderna da cui si è sviluppata la scuola economica della MeMMT.

Dal profondo solco tracciato con quel saggio da Warren Mosler nasce la scuola economica della MMT, la Modern Money Theory. Ma a dispetto del suo nome la MMT non può essere definita una “teoria” perché basa i suoi studi sul riscontro empirico dei dati economici. Infatti per capire come funziona un’economia non bisogna partire da modelli da adattare poi alla realtà. Per capire come funziona una economia bisogna partire dalla lettura della realtà, leggere i dati economici, studiarli e poi spiegarli. Questo è il lavoro che da 20 anni viene fatto dalla scuola economica della MeMMT

Entrato nel mondo unversitario Warren Mosler si rende subito conto che quanto da lui scritto ha un perfetto riscontro con quanto scritto in secoli di storia economica da Economisti quali John Maynard Keynes, Abba Lerner e Fredrick Knapp che erano arrivati alle stesse conclusioni ma con il limite, dettato dal periodo storico in cui vivevano, di pensare sempre ad una moneta vincolata all’oro o ad altre monete.

Warren Mosler aggiorna i loro studi rivedendoli alla luce dell’uso da parte degli Stati della Moneta Moderna. Per questo motivo la MEMMT si può definire una scuola Cartalista (introdotta da Knapp ) e NeoKeynesiana ( Keynes ) in grado di attuare in pieno una finanza funzionale ai popoli (Lerner) per il pubblico interesse.

L’università dove oggi studiano il maggior numero di economisti delle MeMMT è l´Università del Missouri-Kansas City, dove insegnano Randall Wray, Stephanie Kelton, William Black, Michael Hudson, e dove ha sede il Centro per la Piena Occupazione e la Stabilità dei Prezzi di Warren Mosler diretto da Matthew Forstater.
Altro importantissimo polo economico della MeMMT è presso l´Università di Newcastle nel Nuovo Galles del Sud dove studia ed insegna Bill Mitchell, tra i massimi esponenti della MeMMT.

In Europa la scuola MeMMT ha la sua espressione nella scuola circuitista a cui contribuiscono principalmente l’economista italiano Augusto Graziani e soprattutto Alain Parguez che riconosce nella MeMMT il completamento ai suoi studi sulla circolazione orizzontale della Moneta (come gira la moneta tra banche imprese e cittadini). La MeMMT aggiunge agli studi del circuitismo il movimento verticale della moneta ovvero il passaggio della moneta dallo stato al circuito non governativo.

Con il libro “Seven Deadly Innocent Frauds of Economic Policy” (in italiano “Le sette innocenti frodi capitali della politica economica”) nel 2010 Warren Mosler smaschera le false convinzioni economiche che guidano gli Stati nei tagli della spesa pubblica positiva, delle pensioni, dei servizi. Nella più totale ignoranza sul funzionamento della moneta moderna i Governi condannano i cittadini a inutili sacrifici.

Un riscontro attuale dell’ignoranza denunciata da Mosler è la vicenda dello shutdown in corso in questi giorno negli USA: i Repubblicani non danno l’ok ad Obama all’innalzamento del tetto del debito pubblico (ovvero non danno l’ok al Governo a spendere più di un numero del tutto teorico prefissato politicamente) impedendo di fatto il pagamento degli stipendi di molti dipendenti pubblici. Non esistono, in realtà, limiti finanziari che impediscano agli USA di creare e spendere una moneta di cui gli stessi USA hanno il monopolio di emissione.

In Italia la ME-MMT si diffonde tramite il lavoro di studio e di divulgazione del movimento ME-MMT presente in ogni regione (studenti, imprenditori e semplici cittadini) e al saggio del giornalista Paolo Barnard “Il più grande Crimine”. In Italia lo studio della moneta moderna diventa lo studio economico che dimostra come le politiche europee di austerità (tagli, sacrifici, perdita di ricchezza e diritti) sono insensate da un punto di vista tecnico e criminali da un punto di vista di conseguenze che creano. La ME-MMT dimostra come il sistema dell’euro condanna l’Italia all’impoverimento.

Ed è così che leggendo questo e i prossimi articoli, caro lettore, capirai perché la macroeconomia ti può condannare all’infelicità o invece di può consentire di vivere una vista dignitosa.

Nel prossimo articolo partiremo dalla prima menzogna criminale: lo stato finanzia la propria spesa con le tasse.

Fonte: Faceworker

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